Luce artificiale e paesaggio urbano. Raccontare il territorio con nuove tecnologie
di V.Fiore, L.Ruzza
Comitato scientifico: Vittorio Fiore, Riccardo Dalisi, Fabrizio Crisafulli, Dorita Hannah, Paolo Ruffini, Luca Ruzza
LetteraVentidue, Siracusa
2014, 160 pp.
I contenuti scientifici e didattici di questo testo partono dal concetto di installazione come strumento di lettura e riappropriazione dei luoghi. L’installazione è un’opera che coinvolge l’intero ambiente determinandone un mutamento; un’opera temporanea, coinvolgente, praticabile dallo spettatore, che può essere contaminata da più discipline artistiche. Tali opere elaborate per un luogo ne possono seguire lo sviluppo armonico, integrandosi, o possono dirompervi e contrastarvi. Il luogo conferisce carattere all’opera e ne influenza profondamente la gestazione progettuale, spesso attivata in laboratori residenziali. Sono opere site specific, che stabiliscono rapporti con lo spazio, attribuendogli nuovi significati, rafforzandone il milieu culturale, consentendone la lettura ad inconsapevoli city users, che “abitano”, come da consuetudine, il sistema dei percorsi urbani. Sono opere che incidono profondamente sulla memoria dei fruitori, raccontando la storia del luogo con tecnologie innovative. Questo testo si sofferma sulla video projection mapping – tecnologia portante delle sperimentazioni qui descritte – nel tentativo di tradurre saperi complessi in un apparato disciplinare; la sua articolazione ripercorre due anni attraverso lecture, workshop e spettacoli tenuti presso la Struttura Didattica Speciale di Architettura dell’ateneo di Catania, nell’ambito dei progetti Spazio Teatro e PLAN_B. Ricerca e formazione sono confluite in eventi che hanno trasformato le superfici architettoniche in display dinamici con la realizzazione di installazioni site specific, elaborate su drammaturgie tra luce e suono per una nuova narrazione dei luoghi.
Titolo: Luce artificiale e paesaggio urbano. Raccontare il territorio con nuove tecnologie
Editore: LetteraVentidue, Siracusa
Data di Pubblicazione: Aprile 2014
ISBN: 9788862420914
Installazioni site specific - temporanee e virtuali - come strategie di rigenerazione urbana
in V.Fiore, F.Castagneto (a cura di) "Recupero, Valorizzazione, Manutenzione nei centri storici"
LetteraVentidue, Siracusa
2013, 320 pp.
Il Laboratorio ManUrba del DARC di Catania conduce una costante attività di ricerca che trova nella didattica delle Tecnologie del Recupero e della Riqualificazione e Manutenzione un fertile e cospicuo campo di sperimentazione e verifica. Sono qui raccolte le esperienze degli ultimi anni portate avanti dalle scuole di Architettura per aprire un tavolo di confronto, quasi un osservatorio della ricerca che oggi si continua a sviluppare alla luce delle innovazioni che caratterizzano le possibilità operative e relazionali. La riflessione si sofferma sull’arricchimento del lessico caratteristico alle pratiche del recupero; le nuove parole: rigenerare, valorizzare, si sono affiancate a riqualificazione, riuso, manutenzione per indicare il coinvolgimento di altre discipline quali la sociologia, l’economia, le scienze antropologiche, alle quali si è sempre guardato come sponda culturale con cui collaborare, spinti dalla convinzione che il progetto dovesse esprimere livelli di appropriatezza, non solo tecnologica, ma di soddisfacimento sociale. Recuperare diviene la via da percorrere per contrastare l’abbandono fisico di parti della città storica, per restituire ai cittadini la proprietà intellettuale del passato della comunità, nella convinzione che solo coinvolgimento e partecipazione dal basso possano contribuire ad un esito efficace della strategia.
Titolo: Recupero, Valorizzazione, Manutenzione nei centri storici
Editore: LetteraVentidue, Siracusa
Data di Pubblicazione: Marzo 2013
ISBN: 9788862420846
Nicola Sabbatini, pratica di fabbricar scene e macchine ne' teatri
di Luca Ruzza
Edizioni Nuova Cultura
2011, 392 pp.
La notissima “Pratica di fabbrica scene e macchine ne’ teatri di Nicola Sabbatini” completa la riproduzione delle tavole originali, tradotta e commentata a lato da un architetto di teatro per comprenderne la complessità e coglierne l’attualità. Molte delle soluzioni citate nel manuale sono ancora in uso nei teatri contemporanei, come molti dei suoi artefici possono ancora oggi suggerire soluzioni di straordinaria efficacia nell’allestimento teatrale. Dallo stile semplice e franco di questo trattato, si evince la figura di un uomo arguto e cordiale, più incline a un sapere artigianale, ricco di consigli e di regole pratiche, che mosso da una fantasia creatrice; in sintesi un saggio più che un sapiente. Scrive Elena Povoledo: «Il segreto di Sabbatini è tutto qui, non vuole far sfoggio di scienza, ma insegnare a trarsi d’impaccio nel modo più semplice, rapido ed efficace possibile».
Luca Ruzza, architetto e scenografo, insegna Progettazione Scenica all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Premio arce Europeo nel 1998 per l’architettura innovativa con il progetto dell’Atelier di produzione dove lavora dal 1990. Autore di pubblicazioni sullo spazio del teatro e sulla scenografia, autore di progetti multimediali a larga scale, utilizza e sperimenta tecnologie innovative per il trattamento e la fruizione dell’ambiente “immagine”. Studioso della percezione umana coniuga l’attività produttiva con una intensa programmazione di incontri e di studio sull’argomento.
Titolo: Nicola Sabbatini, pratica di fabbricar scene e macchine ne' teatri
Editore: Edizioni Nuova Cultura
Anno di Pubblicazione: 2011
ISBN: 9788861346093
Graffiare i muri
Cantieri Koreja,storia di un teatro
a cura di Mauro Marino
capitolo 1 , Edizioni Teatrino dei Fondi / Titivillus Mostre Editoria, (1 capitolo) Kobenhavn - Denmark
2010, 208 pp.
Raccontare una storia ascoltando storie. Prima c’era una masseria nelle campagne di Aradeo, gli anni Ottanta e tanta voglia di trovare “voce”. Operare a Sud, la scelta, dove gli occhi s’erano allenati al desiderio, dentro un margine, un confine che “paradossalmente” non aveva Teatro nonostante le “visioni” della tradizione popolare, i modi della festa, le fantasie narrate dalla pietra. Un immaginario che per un lungo periodo non ha avuto scena, riflessione, scrittura drammaturgica. Sentirsi nomadi è essenza d’ogni cercare, d’ogni desiderio di crescere, di confermare nelle pratiche il tentativo. Adulti non si è mai! Si cambia sguardo, la mira sposta gli orizzonti, si cambia casa e, un’altra avventura accoglie. Così è stato per Koreja in un altro margine, la periferia della città barocca. L’idealità del luogo, presagirla, inventarla, costruirla in una vecchia fabbrica di mattoni! Sfida e dono ad una città non sempre disposta ad accogliere! Qui, un racconto corale ne ricostruisce il percorso.
Titolo: Graffiare i muri. Cantieri Koreja,storia di un teatro
Editore: Titivillus
Anno di Pubblicazione: 2010
ISBN: 978-88-7218-281-9
Performance Design
Hannah Dorita & Olav Harsløf
vol 1 pp. 190/195 "The Memory Project", Edizioni Tusculanum Press, (1 capitolo) Kobenhavn - Denmark
2008, 336 pp.
In Performance Design, a group of international artists, architects, scenographers, performers, and theorists explore the speculative and dynamic acts of designing performance and performing design. The theoretical essays and realized projects offer a lively and stimulating range of performative expressions across disciplines and show how design artifacts whether objects, materials, images, occasions, or environments are inextricably bound to performance through notions of embodiment, action, and event in which stories are told, forces are harnessed, and roles are played out. The fluid and emerging field called performance design is presented as an aesthetic practice that, through the participatory role of a co-creative audiences, provides a critical tool for reflecting and challenging worldviews.
Titolo: Performance Design
Editore: Museum Tusculanum Press
Data di Pubblicazione: August 2008
ISBN: 8763507846
ISBN-13: 9788763507844
Reparto: Theater - Direction & Production